Mario Crispi ed Enzo Favata, dopo il recente lavoro discografico "INSULAE", insieme a Orosei, per la Comunità della Valle del Cedrino, in occasione della Pasqua 2012.
Il concerto è previsto il 7 aprile ore 21,00 presso il teatro Pitagora ed avrà come titolo "Looking for Eden"
di e con Enzo Favata (sassofoni), Mario Crispi (strumenti arcaici a fiato) e Mariano Chelo (pittura elettronica dal vivo)
ENZO FAVATA
sassofono soprano e tenore, clarinetto basso, clarinetto contralto, live electronics real time, looper, multi harmonizer, voce.
MARIO CRISPI
duduk armeno, bansuri indiano, ney arabo, caval rumeno, vocal & flute beat box, flauto ad imboccatura modificata, whirlies, MIDI wind controller, darbouka, bendir, looper, harmonizer, piano, voce
Insulae è frutto dell’incontro artistico tra Enzo Favata e Mario Crispi, entrambi fiatisti che si cimentano con la dimensione polistrumentale applicata all’elettronica, entrambi di due città di mare, entrambi di due isole italiane, mediterranee ed antiche.
Il primo, di Alghero, fa del suo legame con la Sardegna il punto di partenza per riscoprire le sue origini da mescolare al mondo del jazz e della musica improvvisata. Il secondo, di Palermo, dedica da anni la sua ri cerca al mondo degli strumenti a fiato che provengono dai cinque continenti, e partendo dall’isola di origine, la Sicilia, vaga per territori musicali esistenti ed immaginari.
Uno stimolante connubio che ricerca, in un continuo divenire, le radici antiche e moderne dell’insularità, sia geografica che metaforica. E carta di decifrazione diviene l’uso del latino come lingua di mediazione tra oriente e occidente, attraverso le sedimentazioni storiche, sociali e linguistiche che accomunano molti popoli mediterranei.
La proposta musicale che si sviluppa in questo contesto è quindi un susseguirsi continuo di dialoghi timbrici, tematici ed investigativi che tracciano un percorso inedito di suoni ed atmosfere ricche di reminiscenze a volte arcaiche, a volte moderne, a volte oniriche ma che sfocia spesso in viaggi immaginari verso orizzonti indefinibili e a perdita d’occhio.
Una musica estremamente diretta, che suscita emozioni e sposta menti temporali, un racconto sonoro che sviluppa articolate armonie attraverso le linee melodiche dei due fiati, a volte nudi a volte filtrati o moltiplicati dai live electronics di cui i due musicisti sono consueti utilizzatori.
Insulae è senza dubbio un progetto che parte dalle origini e dalla semplicità data da una melodia, elemento base della musica del mondo e la dipana in forma di dialogo senza parole.