Mario Crispi & Arenaria saranno ospiti al Premio De Andrè 2011.
Venerdì 7 ottobre 2011 ore 21,00 a Piazza De Andrè alla Magliana a Roma
sul palco con Vinicio Capossela, Mauro Ermanno Giovanardi, Andrea Rivera
presenta Massimo Cotto
Mario Crispi, strumenti a fiato arcaici, live electronics, composizioni, direzione
Enzo Rao, violino elettrico, effetti
Maurizio Curcio, Chapman Stick, laptop
Giovanni Lo Cascio, percussioni mediterranee
Gli Archi Ensemble, orchestra d'archi
Domenico Marco, Salvatore Tuzzolino, Federico Brigantino, Marco Badami, Vincenzo Cerere, violini
Vincenzo Schembri, Giuseppe Brunetto, viole
Giorgio Gasbarro, Vincenzo Pusateri, celli
Gaetano Di Peri, contrabasso
Il progetto R.A.M. nasce a Palermo nel 2011 come tappa miliare della ricerca compositiva ed esecutiva di Mario Crispi tra le sonorità del mondo, sia esse frutto di strumenti a fiato arcaici (gli strumenti che lui suona da sempre) o di nuove tecnologie, sia esse prodotte dai musicisti di cui si è sempre circondato: nel passato gli Agricantus (sua creatura sciolta nel 2008) nei suoi vari organici, ed adesso Enzo Rao, Maurizio Curcio, Giovanni Lo Cascio (che formano “Arenaria”, nella sua attuale e nuova formazione base), compositori e performer al tempo stesso, cultori di questo filone musicale conosciuto meglio come l'etno ambient..
In questo progetto si aggiungono, per la prima volta in assoluto, Gli Archi Ensemble, raffinata ed affiatata orchestra d'archi di Palermo, formata dai primi strumentisti delle due orchestre stabili della città di Palermo (l'Orchestra Sinfonica Siciliana e l'Orchestra del Teatro Massimo), che hanno avviato la collaborazione con Mario Crispi a partire dal suo ultimo album solista “Arenaria”.
Sebbene la formazione artistica dei due ensemble sia radicalmente diversa, il risultato musicale è un mix sonoro e simbolico che supera facilmente qualsiasi steccato o distanza si possa concepire tra questi mondi musicali apparentemenre lontani.
In Risonanze Arcaiche Mediterranee si miscelano quindi suoni arcaici e “archestrali” (neologismo contestuale riferito al suono degli archi) che “risuonano” nelle sedimentazioni culturali più profonde di una incessante Odissea mediterranea (intesa come viaggio errante) e che fa del Mediterraneo (come dice il significato della parola stessa) un luogo che sta “in mezzo alle terre”, dove quest'ultime sono individuate con aree geografiche, storiche e di popoli.
Ed in questo errare s'innestano i suoni urbani, onirici ed eterei delle nuove tecnologie che, fondendosi ai suoni ancestrali ed acustici, ne enfatizzano i caratteri ipnotici o vi si oppongono alla ricerca di un sano equilibrio.
R.A.M. è anche l'acronimo di Random Access Memory (memoria ad accesso casuale) che, oltre ad essere la parte del computer finalizzata alle operazioni temporanee di elaborazione (come ad esempio nella computer music in tempo reale), nel caso di questo progetto artistico si riferisce simbolicamente anche all'accesso diretto a qualunque parte della “memoria” stessa, sia tecnologica che musicale, umana ed ancestrale..
Mario Crispi, strumenti a fiato arcaici, live electronics, composizioni, direzione
Enzo Rao, violino elettrico, effetti
Maurizio Curcio, Chapman Stick, laptop
Giovanni Lo Cascio, percussioni mediterranee
Gli Archi Ensemble, orchestra d'archi
Domenico Marco, Salvatore Tuzzolino, Federico Brigantino, Domenico Pirrone, Marco Badami, Vincenzo Cerere, violini
Vincenzo Schembri, Giuseppe Brunetto, viole
Giorgio Gasbarro, Vincenzo Pusateri, celli
Gaetano Di Peri, contrabasso
Cinzia Garofalo, real time video
Il progetto R.A.M. nasce a Palermo nel 2011 come tappa miliare della ricerca compositiva ed esecutiva di Mario Crispi tra le sonorità del mondo, sia esse frutto di strumenti a fiato arcaici (gli strumenti che lui suona da sempre) o di nuove tecnologie, sia esse prodotte dai musicisti di cui si è sempre circondato: nel passato gli Agricantus (sua creatura sciolta nel 2008) nei suoi vari organici, ed adesso Enzo Rao, Maurizio Curcio, Giovanni Lo Cascio (che formano “Arenaria”, nella sua attuale e nuova formazione base), compositori e performer al tempo stesso, cultori di questo filone musicale conosciuto meglio come l'etno ambient..
In questo progetto si aggiungono, per la prima volta in assoluto, Gli Archi Ensemble, raffinata ed affiatata orchestra d'archi di Palermo, formata dai primi strumentisti delle due orchestre stabili della città di Palermo (l'Orchestra Sinfonica Siciliana e l'Orchestra del Teatro Massimo), che hanno avviato la collaborazione con Mario Crispi a partire dal suo ultimo album solista “Arenaria”.
Sebbene la formazione artistica dei due ensemble sia radicalmente diversa, il risultato musicale è un mix sonoro e simbolico che supera facilmente qualsiasi steccato o distanza si possa concepire tra questi mondi musicali apparentemenre lontani.
In Risonanze Arcaiche Mediterranee si miscelano quindi suoni arcaici e “archestrali” (neologismo contestuale riferito al suono degli archi) che “risuonano” nelle sedimentazioni culturali più profonde di una incessante Odissea mediterranea (intesa come viaggio errante) e che fa del Mediterraneo (come dice il significato della parola stessa) un luogo che sta “in mezzo alle terre”, dove quest'ultime sono individuate con aree geografiche, storiche e di popoli.
Ed in questo errare s'innestano i suoni urbani, onirici ed eterei delle nuove tecnologie che, fondendosi ai suoni ancestrali ed acustici, ne enfatizzano i caratteri ipnotici o vi si oppongono alla ricerca di un sano equilibrio.
R.A.M. è anche l'acronimo di Random Access Memory (memoria ad accesso casuale) che, oltre ad essere la parte del computer finalizzata alle operazioni temporanee di elaborazione (come ad esempio nella computer music in tempo reale), nel caso di questo progetto artistico si riferisce simbolicamente anche all'accesso diretto a qualunque parte della “memoria” stessa, sia tecnologica che musicale, umana ed ancestrale..
La “memoria” diviene quindi segno sonoro, reminiscenza, riaffioramento, riuso ed evocazione in un continuum risonante che trova nella Grotta Grande del Vento di Frasassi un veicolo simbolico e multisensoriale unico ed irripetibile.