Flauti & elaboratori
Assolo elettroacustico
L’attività da solista di Mario Crispi comprende sia concerti e performances nelle quali egli collega i suoi strumenti arcaici a fiato a computers e microprocessori, sia concerti/performances . Questo tipo d’esperienza nasce nel 1994 con il progetto “Soffi”, ovvero “l’indagare musicale verso mondi sonori indefiniti, attraverso l’uso di strumenti a fiato arcaici e arnesi in grado di trasformare il respiro in molteplici sonorità e timbriche e affiancarne al tempo stesso tecnologie e tecniche esecutive contemporanee“.Partendo da queste basi la ricerca musicale di questo progetto si è pertanto espansa progressivamente in senso espressivo, sperimentando sonorità adeguate per descrivere territori immaginari, e dando, in questo costante lavorìo, medesima importanza a computer di nuova generazione e flauti ancestrali. L’approccio è divenuto quindi sempre più quello di portare per mano l’ascoltatore in una dimensione solitaria da esploratore sonoro, in un “divenire continuo” di orizzonti e confini avvistati ed incessantemente attraversati con strumenti musicali ed atmosfere sonore.
LA PERFORMANCE
Il concerto consiste in una performance musicale in assolo dove le tecnologie esecutive arcaiche degli strumenti primitivi ed etnici utilizzati si mescolano all’uso di computers e di software di vario tipo. Questi ultimi sono dedicati al campionamento sonoro in tempo reale, all’armonizzazione e al processamento del suono, modificando la natura stessa del suono e creando spazialità e profondità diverse da quelle originarie. Molti degli strumenti a fiato, inoltre, sono suonati con varie tecniche arcaiche di emissione: la respirazione circolare, tecnica di respirazione continua, che permette al suonatore di eseguire melodie ad libitum, senza dove interrompere il suono per prendere fiato (didjeridu aborigeno, arghoul egiziano, duduk armeno); l’imboccatura interdentale del flauto persiano; l’imboccatura bilabiale del flauto arabo/turcomanno. Inoltre vengono presentati anche strumenti “aumentati”, ovvero strumenti a cui sono collegati sensori che controllano vari parametri dei software collegati e che potenziano le capacità espressive.
GLI STRUMENTI
La strumentazione utilizzata nello spettacolo é composta da
strumenti a fiato arcaici:
whirlies (tubi armonici a rotazione)
ney (flauto obliquo persiano, turco e arabo),
caval rumeno (flauto a becco gutturale),
selijefløyte lappone (flauto armonico),
bansuri indiano (flauto traverso di bambù),
duduk armeno (oboe popolare a tonica bassa),
dan moi vietnamita (scacciapensieri in ottone),
didjeridoo australiano (risuonatore armonico delle labbra e modificatore della voce),
launeddas sarde, arghoul egiziano (entrambi clarinetti popolari),
quena boliviana (flauto a tacca),
sikus andino, nai rumeno (flauti di pan di canna),
bummulu siciliano (orcio di terracotta),
flauto obliquo ad imboccatura modificata;
STRUMENTI ELETTRONICI
wind augmented system 4D sistema integrato di sensori di rilevamento posizione spaziale;
re-corder WiFi flauto elettronico;
DIGITAL AUDIO WORKSTATION
Ableton Live programma di produzione musicale
MAX ambiente di sviluppo grafico e multimediale
Pure Data linguaggio di programmazione visuale
La performance può essere accompagnata da immagini e video elaborati in tempo reale da Cinzia Garofalo, che cura la regia visiva. Le immagini e i video, che interagisce con i suoni, esaltandoli e contribuendo a costruire atmosfere evocative, sono tratti da reportage realizzati insieme a Mario Crispi nei paesi del Mediterraneo, Medio Oriente ed Asia Minore.