Mario Crispi, strumenti a fiato arcaici, live electronics, composizioni, direzione
Enzo Rao, violino elettrico, effetti
Maurizio Curcio, Chapman Stick, laptop
Giovanni Lo Cascio, percussioni mediterranee
Gli Archi Ensemble, orchestra d'archi
Domenico Marco, Salvatore Tuzzolino, Federico Brigantino, Domenico Pirrone, Marco Badami, Vincenzo Cerere, violini
Vincenzo Schembri, Giuseppe Brunetto, viole
Giorgio Gasbarro, Vincenzo Pusateri, celli
Gaetano Di Peri, contrabasso
Cinzia Garofalo, real time video
Il progetto R.A.M. nasce a Palermo nel 2011 come tappa miliare della ricerca compositiva ed esecutiva di Mario Crispi tra le sonorità del mondo, sia esse frutto di strumenti a fiato arcaici (gli strumenti che lui suona da sempre) o di nuove tecnologie, sia esse prodotte dai musicisti di cui si è sempre circondato: nel passato gli Agricantus (sua creatura sciolta nel 2008) nei suoi vari organici, ed adesso Enzo Rao, Maurizio Curcio, Giovanni Lo Cascio (che formano “Arenaria”, nella sua attuale e nuova formazione base), compositori e performer al tempo stesso, cultori di questo filone musicale conosciuto meglio come l'etno ambient..
In questo progetto si aggiungono, per la prima volta in assoluto, Gli Archi Ensemble, raffinata ed affiatata orchestra d'archi di Palermo, formata dai primi strumentisti delle due orchestre stabili della città di Palermo (l'Orchestra Sinfonica Siciliana e l'Orchestra del Teatro Massimo), che hanno avviato la collaborazione con Mario Crispi a partire dal suo ultimo album solista “Arenaria”.
Sebbene la formazione artistica dei due ensemble sia radicalmente diversa, il risultato musicale è un mix sonoro e simbolico che supera facilmente qualsiasi steccato o distanza si possa concepire tra questi mondi musicali apparentemenre lontani.
In Risonanze Arcaiche Mediterranee si miscelano quindi suoni arcaici e “archestrali” (neologismo contestuale riferito al suono degli archi) che “risuonano” nelle sedimentazioni culturali più profonde di una incessante Odissea mediterranea (intesa come viaggio errante) e che fa del Mediterraneo (come dice il significato della parola stessa) un luogo che sta “in mezzo alle terre”, dove quest'ultime sono individuate con aree geografiche, storiche e di popoli.
Ed in questo errare s'innestano i suoni urbani, onirici ed eterei delle nuove tecnologie che, fondendosi ai suoni ancestrali ed acustici, ne enfatizzano i caratteri ipnotici o vi si oppongono alla ricerca di un sano equilibrio.
R.A.M. è anche l'acronimo di Random Access Memory (memoria ad accesso casuale) che, oltre ad essere la parte del computer finalizzata alle operazioni temporanee di elaborazione (come ad esempio nella computer music in tempo reale), nel caso di questo progetto artistico si riferisce simbolicamente anche all'accesso diretto a qualunque parte della “memoria” stessa, sia tecnologica che musicale, umana ed ancestrale..
La “memoria” diviene quindi segno sonoro, reminiscenza, riaffioramento, riuso ed evocazione in un continuum risonante che trova nella Grotta Grande del Vento di Frasassi un veicolo simbolico e multisensoriale unico ed irripetibile.
……Riapre la stagione dei concerti alla Centrale Montemartini. Ogni fine settimana una nuova rassegna racconta i suoni del Mediterraneo.
Dopo le stagioni dedicate al grande jazz, alle colonne sonore e alla musica unplugged, ritornano i concerti della Centrale Montemartini con una nuova rassegna In…canto Mediterraneo, in cui grandi artisti interpreteranno le tradizioni musicali del sud Italia, dell’Albania, del Marocco e della Grecia fino alle sonorità del Medio Oriente. Ogni venerdì e sabato alle 20 e alle 22 saranno presentati due concerti nella suggestiva Sala Macchine della Centrale, tra i capolavori d’arte antica provenienti dai Musei Capitolini e le macchine di archeologia industriale della ex centrale elettrica.
66ESIMA SAGRA DEL MANDORLO IN FIORE
ETNO-FESTIVAL DEL MANDORLO – Direzione artistica: Pepi Morgia
Martedì 8 febbraio – ore 21,00
ALBERTO FORTIS, MARIO CRISPI (AGRICANTUS), MATTHEW LEE
IN CONCERTO
Teatro Pirandello – Agrigento
Un trio musicale di qualità si incontra per la prima volta sul palcoscenico: nel corso della 66esima Sagra del mandorlo in Fiore di Agrigento, ed in particolare nell’ambito della settima edizione dell’EtnoFestival del Mandorlo si esibiranno il cantautore milanese Alberto Fortis, Mario Crispi (Agricantus) e il virtuoso pianista inglese Matthew Lee. Un rendez-vous musicale mirato allo scambio delle culture musicali regionali e internazionali per un indimenticabile concerto dai sapori misti di pop, rock ed etnica.
Sabato 2 Ottobre nella piazza di Terrasini a partire dalle ore 18,00 si terrà la manifestazione musicale “2° Raduno Nuove Tendenze “ organizzato dall’associazione Musica e Cultura.
L’associazione fa esplicito riferimento alle straordinarie esperienze di antimafia sociale che furono, sul finire degli anni ’70, il “circolo musica e cultura” e il “gruppo OM” , dalla cui fusione nacque in seguito “radio AUT”, da cui microfoni parlava Peppino Impastato.
La prima edizione del raduno si svolse nel 1976 sulla spiaggia Magaggiari fra Cinisi e Terrasini.
Alla manifestazione parteciperanno, tra gli altri artisti, Mario Crispi & Arenaria, in quartetto con Enzo Rao al violino, Maurizio Curcio allo Chapman Stick e laptop, Giovanni Lo Cascio alla batteria e percussioni, Cinzia Garofalo VJ e realtime video.
Mario Crispi voce, strumenti a fiato arcaici, direzione Maurizio Curcio Chapman Stick e laptop Massimo Laguardia tamburi e percussioni Giuseppe Lomeo chitarre Enzo Rao violino elettrico Giovanni Lo Casciobatteria, percussioni
Cinzia Garofalorealtime videoart
Mario Crispi, conosciuto al grande pubblico come storico fondatore, anima sonora e poliedrico fiatista degli Agricantus, presenta il suo nuovo progetto musicale “Arenaria“, con cui riporta anche dal vivo quanto tracciato nell’omonimo lavoro discografico edito nel 2009 con Suono Records.
Dopo lo scioglimento definitivo degli Agricantus, Mario Crispi elabora un lavoro dedicato al concetto di sedimentazione geologica, storica e culturale, ma ancora di più musicale, che si manifesta nella dimensione di una centralità mediterranea siciliana fisica e mentale. I testi cantati, le melodie e le atmosfere composte, vengono suonate ed interpretate dall’ensemble “Arenaria“, ovvero la formazione ideata e diretta da Mario Crispi in cui interagiscono tra loro musica, performance e video con l’obiettivo di sovrapporsi, miscelarsi e intridersi. In questo “viaggio al centro della Sicilia” sono con lui Enzo Rao al violino elettrico ed effettistica, MassimoLaguardia ai tamburi a cornice, Giuseppe Lomeo alla chitarra acustica ed effetti, Maurizio Curcio allo Chapman stick e laptop, Giovanni Lo Cascio, batteria e percussioni.
Un itinerario sonoro molto articolato, che si dipana tra improvvisazioni, evocazioni e lirismo in un continuum di timbri e melodie, alla ricerca di un’immediatezza di spirito ed energia, dove le voci umane e strumentali si intrecciano in una miriade di soluzioni, come in un assordante mediterraneo mercato del pesce.
Contemporaneamente alla musica, le elaborazioni video in tempo reale di Cinzia Garofalo in un mix di immagini girate tra luoghi di Sicilia e del Medio Oriente e invenzioni grafiche di fattura digitale ma di animo umano.
FolkaLab presenta: Mario Crispi & Arenaria e conduzione all’Agricantus
Nuovo concerto in Sicilia della nuova formazione di Mario Crispi & “Arenaria” dall’omonimo titolo del nuovo CD.
In concerto al CCP Agricantus il 17 marzo 2010 alle ore 21,15 via XX Settembre 82a – Palermo
Formazione: Mario Crispi, voce, strumenti a fiato arcaici, direzione Maurizio Curcio, Chapman Stick e laptop Massimo Laguardia, tamburi e percussioni Giuseppe Lomeo, chitarre Enzo Rao, violino elettrico a 5 corde
Cinzia Garofalo, realtime videoart
Mario Crispi, conosciuto al grande pubblico come fondatore e fiatista degli Agricantus, sia durante l’attività che dopo lo scioglimento di quest’ultimo, ha sempre portato avanti un linguaggio musicale ed un percorso artistico personale, sfociato in produzioni discografiche a suo nome, colonne sonore, musica per teatro e danza e vari progetti musicali. Il progetto musicale di questa serata, ovvero Mario Crispi & Arenaria riporta anche dal vivo quanto tracciato nell’omonimo lavoro discografico edito nel 2009 con Suono Records e distribuito da EGEA Music.
Un lavoro dedicato al concetto di sedimentazione, sia essa geologica, storica o culturale, ma ancora di più dal punto di vista musicale che si manifesta nella dimensione di una centralità mediterranea siciliana. In questo progetto, le melodie e le atmosfere composte, vengono suonate ed interpretate dall’ensemble “Arenaria“, ovvero la formazione aperta creata da Mario Crispi in cui interagiscono tra loro musicisti, performer ed artisti con l’obiettivo di sovrapporsi, miscelarsi e intridersi. In questo “viaggio al centro della Sicilia” sono con lui Massimo Laguardia ai tamburi a cornice, Giuseppe Lomeo alla chitarra acustica ed effetti, Enzo Rao al violino elettrico ed effettistica e Maurizio Curcio allo Chapman stick e laptop.
Un itinerario sonoro molto articolato che si dipana tra improvvisazioni, evocazioni e lirismo in un continuum di timbri e melodie, alla ricerca di un’immediatezza di spirito ed energia, dove le voci umane e strumentali si intrecciano in una miriade di soluzioni.
Contemporaneamente alla musica le elaborazioni video in tempo reale di Cinzia Garofalo in un mix di immagini girate tra luoghi di Sicilia e del Mediterraneo e invenzioni grafiche di fattura digitale ma di animo umano.
A seguire la conduzione di Mario Crispi del collettivo artistico FolkaLab che sarà intesa come una “suite”, ovvero un flusso continuo multiespressivo in perfetto stile FolkaLab che vedrà (oltre alla formazione sopra indicata) la partecipazione dei seguenti artisti:
Pietro Bonanno: rumori e fasce sonore,
Silvia Giuffrè: improvvisazioni di movimento
Giovanni Quadrio: pitture in tempo reale, Camillo Amalfi: fonazioni canore e cantillazioni, Danilo Rispoli: manipolazioni sequenze elettroniche
Un flusso che coinvolge vari stadi di ascolto, visualizzazioni, colori e vibrazioni con l’intenzione di creare un ambient in cui lasciare scorrere il tempo interiore e la dimensione sensoriale secondo schemi estemporanei e non prescritti, e proprio per questo unici ed irripetibili a tal punto di stimolare la necessità di essere vissuti.
Una performance da non perdere per gli amanti dei “suoni dell’anima”.