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Mario Crispi & Arenaria in concerto ospiti al Premio De Andrè 2011, 7 ottobre 2011 piazza Frabrizio de Andrè a Roma.

La partecipazione ha visto la presenza in qualità di ospite speciale di Elvira Impagnatiello

 

mariocrispi e arenaria
Fabrizio De Andrè Awards – 2011 – Rome
Putiri song

Mario Crispi: vocal, keys ney
Enzo Rao: violin
Maurizio Curcio: Chapman Stick, laptop
Giovanni Lo Cascio: drums

 

 

mariocrispi e arenaria
Fabrizio De Andrè Awards – 2011 – Rome
Cannitu song

Mario Crispi: maui xaphoon
Enzo Rao: violin
Maurizio Curcio: Chapman Stick, laptop
Giovanni Lo Cascio: drums

 

 

 

mariocrispi e arenaria
Fabrizio De Andrè Awards – 2011 – Rome
DIsamistade song (F. De Andrè/I. Fossati)

Elvira Impagnatiello: vocal
Mario Crispi: duduk
Enzo Rao: violin
Maurizio Curcio: Chapman Stick, laptop
Giovanni Lo Cascio: drums

 

 

Crispi Favata duo

Crispi & Favata a Orosei

Mario Crispi ed Enzo Favata, dopo il recente lavoro discografico "INSULAE", insieme a Orosei, per la Comunità della Valle del Cedrino, in occasione della Pasqua 2012.

Il concerto è previsto il 7 aprile ore 21,00 presso il teatro Pitagora ed avrà come titolo "Looking for Eden"
di e con Enzo Favata (sassofoni), Mario Crispi (strumenti arcaici a fiato) e Mariano Chelo (pittura elettronica dal vivo)

 

Insulae (duo Crispi/Favata)ENZO FAVATA
sassofono soprano e tenore, clarinetto basso, clarinetto contralto, live electronics real time, looper, multi harmonizer, voce.

MARIO CRISPI
duduk armeno, bansuri indiano, ney arabo, caval rumeno, vocal & flute beat box, flauto ad imboccatura modificata, whirlies, MIDI wind controller, darbouka, bendir, looper, harmonizer, piano, voce

Insulae è frutto dell’incontro artistico tra Enzo Favata e Mario Crispi, entrambi fiatisti che si cimentano con la dimensione polistrumentale applicata all’elettronica, entrambi di due città di mare, entrambi di due isole italiane, mediterranee ed antiche.

Il primo, di Alghero, fa del suo legame con la Sardegna il punto di partenza per riscoprire le sue origini da mescolare al mondo del jazz e della musica improvvisata. Il secondo, di Palermo, dedica da anni la sua ri cerca al mondo degli strumenti a fiato che provengono dai cinque continenti, e partendo dall’isola di origine, la Sicilia, vaga per territori musicali esistenti ed immaginari.

Uno stimolante connubio che ricerca, in un continuo divenire, le radici antiche e moderne dell’insularità, sia geografica che metaforica. E carta di decifrazione diviene l’uso del latino come lingua di mediazione tra oriente e occidente, attraverso le sedimentazioni storiche, sociali e linguistiche che accomunano molti popoli mediterranei.

La proposta musicale che si sviluppa in questo contesto è quindi un susseguirsi continuo di dialoghi timbrici, tematici ed investigativi che tracciano un percorso inedito di suoni ed atmosfere ricche di reminiscenze a volte arcaiche, a volte moderne, a volte oniriche ma che sfocia spesso in viaggi immaginari verso orizzonti indefinibili e a perdita d’occhio.

Una musica estremamente diretta, che suscita emozioni e sposta menti temporali, un racconto sonoro che sviluppa articolate armonie attraverso le linee melodiche dei due fiati, a volte nudi a volte filtrati o moltiplicati dai live electronics di cui i due musicisti sono consueti utilizzatori.

Insulae è senza dubbio un progetto che parte dalle origini e dalla semplicità data da una melodia, elemento base della musica del mondo e la dipana in forma di dialogo senza parole.

INSULAE project

 

Paesaggi etnomusicali tra Islam e Sicilia a Gibellina

Il 30 marzo 2012 alle ore 17:00 sarà inaugurata a Gibellina (TP) presso la Fondazione Orestiadi, Museo delle Trame Mediterranee, Baglio Di Stefano, la mostra "Islam in Sicilia: un giardino tra due civiltà", ovvero l'edizione aggiornata dell'omonima mostra itinerante realizzata nel 2002 sempre dalla fondazione.

Tra le installazioni musltimediali anche "Paesaggi Etnomusicali tra Islam e Sicilia", un progetto di Mario Crispi, frutto di ricerche personali e di un lavoro di assemblaggio e similitudine tra vari sorgenti musicali delle tradizioni orali tra Sicilia e Maghreb.

Dalla scheda di presentazione del progetto artistico:

"La ricerca etnomusicologica in Italia ha prodotto, a partire dai primi del '900, una sempre maggiore quantità di materiali rilevati sul campo. Dalle raccolte di canti di Giuseppe Favara (tra i primi ad realizzare un campionario di trascrizioni dai canti di tradizione orale) alle ricerche condotte da Elsa Guggino con il Folkstudio di Palermo e da vari studiosi come Alan Lomax e Diego Carpitella, sino ad arrivare ai nostri giorni con tanti giovani e preparati etnomusicologi, è stata raccolta una moltitudine di materiali sonori nell'ambito delle tradizioni orali della Sicilia. A questo corposo archivio di registrazioni fa da contraltare negativo, purtroppo, la carenza di ricerche analoghe nelle tradizioni etnomusicali dell'area maghrebina e del nord Africa in genere. Fatte salve alcune registrazioni effettuate nel 1968 da Diego Carpitella e alcune ricerche condotte dal mondo scientifico francese, poco ci è dato di sapere delle forme sonore, e di conseguenza delle sue analisi musicali, su queste tradizioni. Ma pur da questa esigua consistenza, anche ad un superficiale ascolto, salta subito all'orecchio la similitudine musicale, con le opportune differenze, tra alcuni aspetti del mondo sonoro siciliano ed i rispettivi del mondo sonoro maghrebino.

L'obiettivo di questa istallazione sonora è quello di creare dei suggestivi paralleli acustici tra le due aree, a testimonianza delle persistenze di probabili forme musicali, date non solo dalla vicinanza geografica ma anche dagli scambi culturali più o meno latenti che nel corso dei secoli sono avvenuti in Sicilia.

Come non scorgere, quindi, la stessa radice sonora, metrica ed accentale tra alcuni ritmi dello "Stambali" tunisino e la "danza delle spade" del "Taratatà" di Casteltermini o dei vari tipi di "ballittu" per ciaramella siciliana e tamburello della provincia di Messina; o ancora tra il canto del cammelliere beduino e il canto del carrettiere di Villabate, tra il grido del venditore di succo di palma di Thozeur e l'abbanniata del venditore ambulante di Bagheria."

I materiali sonori utilizzati sono estratti dalle seguenti ricerche e pubblicazioni:

  • ricerca di Diego Carpitella effettuata in Tunisia nel 1968 (conservate presso la Discoteca di Stato),

  • varie pubblicazioni realizzate dall’Archivio del Folkstudio di Palermo inerenti il repertorio dei canti del lavoro e della tradizione orale siciliana,

  • pubblicazione dell’UNESCO “Algeria: Music of Gouora”

  • ricerca personale del curatore sulle abbanniate dei mercati di Palermo del 1990.

Mario Crispi & Arenaria in “Kairav’ân” con Mouna Amari e Said Benmsafer a Gibellina

“KAIRAV'ÂN” concerto di Mario Crispi & Arenaria a Gibellina, ospiti Mouna Amari (Tunisia), Said Bensamfer (Marocco)

 

Il 30 marzo 2012 alle ore 21,00 all'Auditorium del Museo Civico di Gibellina si terrà il concerto inaugurale della mostra “Islam in Sicilia: un giardino tra due civiltà” con l'ensemble “Mario Crispi & Arenaria”, ospiti speciali Mouna Amari (Tunisia), Said Bensamfer (Marocco).

Mouna Amari Said Bemnsafer

 

 

 

 

 

 

 

 
Mario Crispi, in arte AGRICANTUS, è conosciuto come fondatore, compositore e poliedrico suonatore di strumenti a fiato arcaici del disciolto gruppo Agricantus. Nel 2008 egli ha dato vita al suo nuovo progetto musicale e discografico “Arenaria”,
 
L'ensemble Arenaria, oltre a Mario Crispi, è formato da: Enzo Rao al violino elettrico, grande musicista di raffinato gusto e profondo conoscitore delle musiche dei popoli del Mediterraneo, Giovanni Lo Cascio, raffinato musicista e cultore della batteria e delle percussioni del mondo e Maurizio Curcio allo Chapman stick, laptop e pianoforte, musicista sensibile e poliedrico. Nell'ottobre del 2011, in occasione della partecipazione dell'ensemble al premio De Andrè a Roma, inizia la collaborazione di Elvira Impagnatiello come cantante, grande interprete vocale e sensibile musicista di origine pugliese la cui vocalità spazia tra le culture musicali più disparate. Il concerto è accompagnato da immagini, video e riprese dal vivo elaborate da Cinzia Garofalo che interagisce in tempo reale con la musica attraverso foto, filmati ed effetti visivi, e contribuendo a costruire le atmosfere evocative del'ensemble.
 
Il concerto è organizzato in occasione dell'inaugurazione della mostra “Islam in Sicilia: un giardino tra due culture” che si terrà a Gibellina il 30 marzo 2012 organizzato dalla Fondazione Orestiadi e dall'Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana
 
Il concerto “KAIRAV'ÂN” vedrà in questa occasione la sua prima assoluta e l'ensemble “Mario Crispi & Arenaria” interagirà con vari interventi musicali inerenti le persistenze e gli scambi avvenuti nel corso dei secoli tra le due culture, testimoniati da elementi musicali provenienti dalla tradizione orale di Sicilia e del Maghreb.
 
Pertanto ci sarà la presenza ospiti speciali come Mouna Amari (canto e oud, Tunisia), già conosciuta in Italia per le sue collaborazioni discografiche con Mauro Pagani e Massimo Ranieri e molto amata nel suo paese per la sua ricerca e la sua riproposizione della musica e del patrimonio musicale tunisino e Said Benmsafer (oud e ney, Marocco), originario di Marrakesh e adottato ormai da vari anni dalla Sicilia. Grande conoscitore della musica marocchina ed arabo andalusa per oud, Said ha all'attivo molte collaborazioni con il jazz e la musica di ricerca.

Nuove recensioni ed interviste

Nuove recensioni ai lavori Arenaria, Left by the Ship (O.S.T.), Insulae (con Enzo Favata)

ed una lunga intervista a Mario Crispi su BLOGFOOLK tenuta in occasione del Medimex 2011 a Bari.

Sempre al Medimex un'altra intervista rilasciata per Radio Sound City di Bari

 

 

Left by The Ship

“Left By The Ship” in proiezione a Roma

Left by The ShipLeft by the ship, il film documentario di Emma Rossi Landi e Alberto Vendemmiati sugli Amerasian filippini, con le musiche di Mario Crispi, è tra i cinque film finalisti nel Doc/It Professional Award

 

Proiezioni: 30 novembre (Sala Deluxe) – repliche: 2/3/4 dicembre (Sala Volonté) – ore 21,00

 

 

Doc/it Professional Award è il premio attribuito dalla categoria professionale al miglior documentario italiano dell’anno.

Il premio Doc/it Professional Award è l’occasione per creare un momento di dibattito e confronto all’interno della categoria offrendo la possibilità di visionare opere che sempre più dimostrano qualità e riscontro di pubblico, ma che difficilmente trovano spazio nei circuiti di diffusione tradizionali.

L’iniziativa, coordinata da Christian Carmosino e Alessandro Rossi, è stata resa possibile grazie alla directory di settore www.italiandoc.it progetto sviluppato da Lorenzo Burlando per l’associazione Doc/it con l’intento di promuovere e dare visibilità alle opere documentarie prodotte in Italia.

Il Doc/it Professional Award, con premi in servizi e denaro per un valore complessivo di oltre 14.000 €, verrà assegnato, nell’arco di una serata di gala il 17 dicembre, al termine di un ciclo di proiezioni che si terrà dal 10 novembre al 7 dicembre 2011 presso la Casa Del Cinema di Roma e vedrà protagonisti i migliori cinque titoli votati dall’Academy.

I 5 film finalisti del Doc/it Professional Award verranno inoltre promossi da Doc/it in tutte le occasioni professionali dei successivi 12 mesi.

link alla pagina del sito del festival